Mag

13

Intelligenza a giorni alterni

L’on. Salvini della Lega, quello salito (?) agli onori della cronaca perché ha proposto le carrozze della metropolitana solo per i milanesi, aveva dato prova anche nel passato della sua sagacia e padana arguzia. Infatti fu uno dei due italiani che nel giugno 2005 votarono, nell’europarlamento, contro l’approvazione dello statuto dei parlamentari europei, che uniformava la retribuzione degli europarlamentari a 99.500 euro. Lui preferiva evidentemente quella precedente, fissa a 144.000 euro annui, un record tra i Paesi dell’Unione (si veda il post sulla retribuzione dei parlamentari europei).

Ma questo i contribuenti padani, quelli che versano imposte per pagare un simile genio della stirpe – padana, ovviamente – non lo sanno. Anzi, lo ignorano bellamente. Esempio di informazione selettiva, anzi, razzista.

Mag

12

Per la ricerca

bosco1Tra pochi giorni si vota per le elezioni studentesche. Un momento che, da ricercatore, attendo sempre con ansia perché partecipo dei timori e delle preoccupazioni dei miei studenti circa il futuro dell’università. Da quando l’Onda ha fatto sentire la sua voce, dal giugno 2008 in poi, alcune cose sono cambiate. Voi, studenti, lo sapete. Sapete quanto si è parlato di voi, di noi. Sapete quanto abbiamo fatto paura ai soloni della Ricerca con la R maiuscola, quelli che la usano come una clava buona per ogni occasione. Leggi il seguito »

Mag

11

Legge ad structuram

All’on. Carlucci ha dato di balta il cervello. La celebre soubrette, attualmente anche onorevole, è la promotrice di un disegno di legge che equipara blog e social network alla stampa per quanto riguarda i reati.
Il gestore di un blog, come questo o come altri, diventerebbe responsabile direttamente dei contenuti.
Si tratta di una norma palesemente stupida. I blog e i siti sono già perseguibili per eventuali reati ‘in rete’: qualsiasi indirizzo IP diventa un’impronta digitale indelebile. Mentre la natura del blog è tale da non prevedere un controllo o una moderazione preventiva. Scrive chiunque ciò che vuole, e lo scritto può restare anche alcuni giorni prima che l’admin del sito lo legga o se ne accorga.
Non sarà invece che l’on. Carlucci ha ricevuto istruzioni dal padroncino di prendersela con siti come Youtube, che in maniera inclemente diffondono gaffes e figuracce varie del piccolo e onnipresente malato di protagonismo?
La legge sembra fatta apposta.
Ma c’è un vantaggio: Internet non è controllabile, e non è censurabile con facilità.
Nessuno controlla la rete, tanto meno le leggi ad structuram, sviluppo di quelle ad personam.

Mag

7

Lukashenko – o dell’ignavia europea

l_f54215b9655543d49c70554b431f069eIl presidente bielorusso Aleksander Lukashenko sente il bisogno di rassicurare il potente vicino russo e in un messaggio affidato al ministro degli Esteri Sergey Lavrov dice che il progetto di partenariato messo in campo dall’Unione europea a favore di Bielorussia, Ucraina, Moldova, Georgia, Armenia e Azerbaigian, non deve diventare un’arma rivolta contro “qualcuno”. Un qualcuno che non può essere altri che la Russia.
L’aspirazione all’aumento delle relazioni tra l’Unione europea e i paesi che occupano la fascia a confine tra Russia europea e Unione europea non può che essere salutata con favore. Ma forse l’Unione europea deve cominciare a mangiare un poco di midollo di leone e mettere al primo posto non solo gli interessi economici per l’aumento delle relazioni commerciali, ma anche il tema dei diritti civili e soprattutto degli interlocutori che si scelgono. Lukashenko è un dittatore, il presidente di una delle ultime dittature europee. Anzi, dell’unica. Leggi il seguito »

Mag

5

Ecchissenefrega

d1809eu1Esisteva una rubrica di «Cuore», il settimanale satirico in gran voga negli anni Novanta, animato da Michele Serra, Andrea Aloi e altri, che si intitolava Ecchissenefrega. Era un’invocazione ma anche un richiamo a dare il giusto peso alle cose. Vi si poteva leggere: «Francesco Alberoni: “Mia moglie ha scritto un libro bellissimo”»(ecchissenefrega), oppure «l’arcivescovo di Milano confessa alla stampa di non poter sopportare  il velluto rosa» (ecchissenefrega), oppure qualche altra amenità. Il titolo Ecchissenefrega enfatizzava l’effetto comico delle dichiarazioni che lo seguivano.
Oggi l’invocazione si attaglia benissimo ai titoli dei giornali che ci accompagnano nella nuova epica che coinvolge il capo. «Avvenire»: “Vogliamo un leader più sobrio”: ecchissenefrega; «la Repubblica»: “Berlusconi: tutte calunnie della sinistra e non è vero che frequento minorenni”: ecchissenefrega, «Corriere della Sera»: «Le foto di “papi” e il tormentone web Chi: scatti autentici, pronti a mostrarli»: ecchissenefrega.
Di fronte alla nuova questione che sconvolge l’Italia e la tormenta nel profondo, ognuno ha il diritto di dire di avere altri problemi, altre questioni che lo sconvolgono e lo tormentano.
Non saranno certo le fregole di un settantenne in andropausa ossessiva per le sue prestazioni a far dimenticare a tutti noi i problemi legati alla crisi economica che non è «dietro le spalle», come dice il governo, ma è ben presente con una prospettiva di una disoccupazione nel 2010 superiore al 9,9%.
Non saranno le evoluzioni di una coppia di ricchi in crisi a far dimenticare le urgenze di un terremoto ancora da superare, di un sistema scolastico e universitario depauperato, di una classe politica tremendamente inadeguata.
E non sarà l’arma di distrazione di massa di un bel divorzio a distogliere l’attenzione dalle prossime elezioni europee e amministrative, con i problemi connessi.
E poi, diciamocelo: ma qual è la notizia? Qual è lo stupore? Non lo sapevamo che Berlusconi coltiva il suo ego come un prezioso bonsai di cinquanta chili? Perché oggi fa notizia l’ennesimo calembour di chi si crede padrone non solo della roba, ma anche della coscienza collettiva?
Dare tutto questo peso alle vicende di Silvio e Veronica (o meglio, scusate, del presidente del Consiglio e della signora Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, sposata Berlusconi) non depone a favore della serietà del sistema informativo di un Paese ormai ubriacato e stupefatto dalle banalità.
Ci risveglieremo presto, temo. E sarà troppo tardi.

Mag

4

ANCORA SULLA RETRIBUZIONE DEI PARLAMENTARI EUROPEI

m_de77f6b7bb994098924416a16ed2624dPiero Graglia, candidato alle elezioni europee del PD nella circoscrizione Nord-Ovest, invita gli altri candidati ad accettare la diminuzione della retribuzione prevista per gli europarlamentari come stabilito dal nuovo statuto del Parlamento Europeo e chiede al Segretario Franceschini che il Partito Democratico tenga una posizione favorevole alla riduzione degli stipendi, così come decisa in sede europea. Leggi il seguito »

Mag

1

Domande e risposte

bosco1Il circolo online Barack Obama ha preso l’iniziativa di rivolgere alcune domande ai candidati del PD per svolgere una sorta di primarie telematiche.
Le risposte sono pubblicate sul sito scelgodemocratico

Qui di seguito pubblico le domande e le mie risposte.

Le domande:
Europa e Integrazione europea

1) Secondo lei, l’obiettivo dell’Europa deve essere la creazione di uno Stato Federale Europeo? Lei è favorevole a questa prospettiva in tempi brevi? Leggi il seguito »

Mag

1

Le Grand Philippe!

La medicina di Daverio

Apr

29

Retribuzione europarlamentari: la riforma difficile

***WARNING***

In questo articolo si parlerà di cose scabrose, come ad esempio la nuova regolamentazione della retribuzione dei Parlamentari europei. Chi prosegue nella lettura lo fa di sua volontà ed è quindi, sotto ogni profilo, consapevole e consenziente.bosco1

  • Con il termine civil servants vengono indicati, nel mondo anglosassone, gli impiegati e i funzionari alle dirette dipendenze di un’agenzia o di un organismo pubblico. I Parlamentari nazionali non sono, parlando a rigor di logica, dei civil servants, ma lo sono in senso lato. Cos’altro è infatti il Parlamento nazionale se non uno dei più importanti organismi pubblici esistenti, sostenuto dalle risorse dei contribuenti e dipendente dal voto degli elettori? (si dice infatti che se non vieni votato non vai in parlamento…). Leggi il seguito »

Apr

28

Est Europa

bosco1Stasera, 27 aprile, c’è stata un’iniziativa presso la sede del Circolo «Aldo Aniasi» di Corso Garibaldi, a MIlano. Si parlava di Europa dell’est, ma la discussione tra Andrea Riscassi (giornalista Rai 3), l’eurodeputato Antonio Panzeri, Filippo Barberis (coordinatore GIP Università) e Carlo Maria Palermo (Presidente GFE Lombardia) e me, ha ben presto toccato i problemi dell’allargamento dell’Unione europea, le questioni inerenti le politiche comunitarie e i fondi europei, i limiti del bilancio comunitario.

Incontro proficuo, con la moderazione di Matteo Cazzulani. Una presa di contatto con la campagna elettorale che stasera è cominciata. Inizio ottimo, a mio parere, e con compagni eccellenti.

Postato su: Diario